Cristina, messinese, era stata ricoverata in gravi condizioni all’ospedale Bufalini di Cesena

Tragedia a Forlì, dove una giovane messinese di 27 anni, Cristina Cardullo, è morta dopo sette mesi di coma a causa di un incidente stradale avvenuto lo scorso 31 luglio. Oggi la tragica notizia che sconvolge tutti coloro che la conoscevano e che speravano in una ripresa della sua condizione clinica.
La ragazza era stata travolta da un’auto pirata mentre attraversava viale Salinatore e il conducente non si era fermato per prestare soccorso. Dopo dieci giorni, l’uomo di 85 anni era stato arrestato per omissione di soccorso grazie alle telecamere di sorveglianza che lo avevano incastrato.
Cristina era stata ricoverata in gravi condizioni all’ospedale Bufalini di Cesena, per poi essere trasferita nella clinica di lungo degenza di Montecatone nell’Imolese. Nonostante i tentativi dei medici, la ragazza non è mai ripresa dal coma e ha perso la vita lo scorso febbraio.
L’anziano conducente dell’auto ora dovrà affrontare l’accusa di omicidio stradale, aggravato dall’omissione di soccorso. Durante l’interrogatorio con la polizia municipale di Forlì, l’uomo aveva spiegato di non aver visto la ragazza mentre attraversava sulle strisce pedonali, protette anche da un’isola spartitraffico in mezzo alla carreggiata.
Cristina era arrivata a Forlì per studiare, ma poi aveva deciso di restare in città per lavorare nel settore dei disegni per gioielli e stoffe. La sua morte ha lasciato un vuoto nella comunità messinese e forlivese.
I funerali della giovane si svolgeranno il prossimo 1 marzo nella chiesa di San Nicolò in viale San Martino, a Messina.